L'attivista dei diritti delle donne, Sitara Achakzai, è stata uccisa pochi giorni fa a Kandahar in Afghanistan; l'Italia è stata recentemente bacchettata dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, riguardo i provvedimenti sull'immigrazione; ad Agrigento e Napoli tratta di minori stranieri.
Questo genere di notizie è un ulteriore conferma dell'impegno che si rende necessario per realizzare i diritti umani nel mondo. Il concetto di diritti umani universali, da parte di alcune culture, affinché sia assimilato come concetto etico e morale fondamentale richiede un certo lavoro; questo non implica che di fronte a violazioni di tali diritti si debba rimanere inermi. In questo contesto l'educazione alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani favorisce il processo di accettazione e applicazione.
Dal preambolo della Dichiarazione si legge: “il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo.”
Il significato racchiuso in queste parole sottoscritte per la prima volta nel 1948 e’ alquanto notevole, ma se si pensa a quanto è stato fatto e realizzato e quanto ancora si può fare verso la realizzazione di questo proposito, il futuro può sembrare un po' più luminoso.
Va tenuto in considerazione che la difficoltà nell'ottenere attuazione delle dichiarazioni, è legata anche al fatto che esse, a differenza delle convenzioni, non hanno valore vincolante ma solamente un valore di principio per gli stati che le adottano. Ma le dichiarazioni, comunque, trasmettono idee e il corso della storia è cambiato e può ancora cambiare grazie alle idee.
I due video seguenti, parte di 30 video clip che illustrano ciascuno dei trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, esprimono il valore dei diritti che appartengono ad ogni essere umano.